TO BE OR NOT TO BE, THAT IS THE QUESTION

giovedì 24 maggio 2012

LA CASA DEI MISTERI "Capitolo 2"


                                                               Capitolo 2:

Era una giornata di sole, faceva caldo e i due amici divertiti percorrevano la strada per la scuola. Roberto faceva spesso un’altra strada e disse a Giacomo: <<Seguimi ti faccio vedere una nuova strada, è molto più bella>> allora Giacomo incuriosito: <<Molto volentieri, ma non è meglio farla dopo scuola non vorrei arrivare in ritardo e prendere una nota>>, L’amico lo tranquillizzò: <<Non ti preoccupare non è più lunga, è solo molto più bella, vieni con me dai>>. Giacomo si fidandosi del suo nuovo amico e lo seguì.

Imboccarono entrambi una piccola via, molto stretta e con un aspetto per nulla tranquillizzante. Allora Giacomo disse: <<Ehi perché non torniamo nella strada di prima qui mi sento a disagio>>, e Roberto rispose:<< Non ti preoccupare voglio solo farti vedere una cosa, stammi vicino non c’è nulla da aver paura>>.  

I due amichetti cominciarono ad avventurarsi per questa stradina.
Giacomo rimaneva sempre un po’ indietro, spaventato e l’amico tranquillizzandolo  lo invitava ad avvicinarsi a lui.

Ai lati di questa piccola stradina c' erano file infinite di alberi tutti spogli. Era autunno e le foglie avevano creato uno strato multicolore sull’asfalto, ormai completamente invisibile. Questo panorama incuteva timore a Giacomo tanto che voleva sempre tornare indietro, ma l’amico insisteva perché voleva fargli vedere una cosa importante.

Spinto dalla curiosità, si fece forza cercò di non pensare a quello che lo circondava e ricominciò a scherzare con l’amico.
Ad un certo punto Roberto frenò bruscamente con la bici e si mise a guardare sul lato destro della strada invitando anche Giacomo a fare lo stesso.
Egli girato lo sguardo rimase con la bocca aperta.
 Si scorgeva in lontananza una vecchia casa sovrastata da un gigantesco albero, e accerchiata da un’ immensa scalinata che sembrava quasi stesse per crollare.
Aveva un aspetto spaventoso, i rami dell’albero, quasi completamente spogli, abbracciavano tutta la casa. Giacomo spaventato a morte chiese all’ amico: << Chi ci abita la dentro? >> Roberto:  << Era questo quello che ti volevo far vedere, non so chi ci abita e lo voglio scoprire proprio con te.>> l’ amico sempre più impaurito dice balbettando dalla paura: <<cccon mmme?, mma iio nnon vvoglio assolllutammente entrarre lla ddentro>>.
Il povero Giacomo era troppo impaurito, già da quando era entrato nella via era in ansia e ora la paura lo aveva sopraffatto. La cosa che più lo spaventava, oltre all’aspetto tenebroso della casa, erano i rumori: scricchiolii che si udivano nella strada, e il rumore delle foglie spazzate via dal vento.
Giacomo allora prese la bicicletta e senza dire una parola all’amico tentò di andarsene quando Roberto lo fermò e gli disse: <<Ma dove stai andando? dobbiamo entrare in quella casa per scoprire se ci abita qualcuno o se è abbandonata, dai sbrigati vieni con me!>>. Il ragazzo spaventato, si gira a guardare la casa, e quei pochi secondi gli bastarono per continuare a dire di no all’amico perché non voleva finire nei pasticci e aveva troppa paura. L’ avventuroso insisteva ancora, cercava di convincerlo fino a che Giacomo urlò: <<Io voglio solo andare a scuola e fare il mio dovere non mi voglio cacciare nei pasticci, me ne vado!>>.


2 commenti:

  1. Carino però se posso darti un consiglio (spero non te la prenderai) dovresti riguardare un attimo i tempi verbali perchè si passa continuamente dal presente al passato remoto, anche all'interno della stessa frase ;)

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  2. Io non me la prendo anche perchè l'ho riletto ed era vero. Il mio problema è stata la fretta ero in ritardo e l'ho messo su senza tanto rileggerlo e avevo fatto parecchi errori. Ho sistemato un pò di cose. La fretta frega. In queste cose non bisogna mai avere fretta, come poi in tutto. Grazie comunque. Continua a seguirmi eh... =)

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