TO BE OR NOT TO BE, THAT IS THE QUESTION

martedì 1 maggio 2012

In tempo di crisi...


Oggi 1^ maggio per festeggiare sono stato a cervia con famiglia e fidanzata, e riflettevo come un tempo, anche molto vicino, era diciamo quasi di abitudine durante le festività prendere la propria macchina e andare chi più o chi meno lontano, da qualche parte con famiglia o amici, le spese si c'erano ovviamente ma solo il costo della benzina e dell'autostrada permettevano a quasi tutti di spostarsi. Invece ora con i tagli e l'aumento in particolar modo della benzina, limitano questi spostamenti e molte volte li rendono impossibili. E questo ha delle conseguenze disastrose perché comporta il fatto che la gente si sposti molto meno durante le festività quindi limita il turismo nelle località più o meno grosse e ancor di più limita la spesa che la gente può fare. Il mercato si ferma poiché la gente non potendosi spostare non spende come prima e conseguentemente lo stato guadagnerà sempre meno, sarà costretto a fare sempre più tagli e….. e poi non si sa dove finiremo...
In tutte le manovre che ora ci sono state e ci sono tutt'ora, la crescita del paese non c'è, non si sente mai parlare di investimenti per il futuro dei giovani, per le attività che quando arrivavano appena alla fine del mese ora sono costrette a chiudere.
In tv si parla di gente che ruba, che si è fatta la bella vita, ma purtroppo si sente anche parlare di gente che si ammazza perché sa di non arrivare alla fine del mese. E' giusto secondo voi che c'è gente che si fa la vita da re rubando A NOI e altri che a causa loro sono costretti ad andare in strada o ad ammazzarsi?
Io non riesco a concepire questo, e quando sento queste notizie in tv mi viene una rabbia pazzesca. 
Ci si pone la domanda: ma dove viviamo?
Non è possibile che queste cose accadano, che noi cittadini dobbiamo pagare con la povertà o per alcuni anche con la vita, gli errori che altre persone hanno commesso durante gli anni.
Io sono studente di ingegneria meccanica, una delle facoltà ora più ricercate insieme a medicina e tutte le professioni sanitarie. Dovrei essere tranquillo per un futuro ma non posso esserlo, come potrei quando le cose vanno in questo modo? Quando anche gli ingegneri cominciano a faticare a trovare lavoro e soprattutto sapere di non avere praticamente mai un contratto a tempo indeterminato o ancor di più una pensione.
Le pensioni non esisteranno più e il paese come ora va avanti con dipendenti che dovrebbero andare in pensione e lasciare posto ai giovani, molto più dinamici, con voglia di imparare.
Poi dicono che la gioventù di adesso non è come quella di una volta, si vero in parte ma noi giovani ora investiamo in studi, in corsi, in tutto, ma senza vedere uno spiraglio di luce per il nostro futuro, cosa dovremmo fare??...

2 commenti:

  1. Ho letto la tua presentazione, ti dico che sono moolto simile a te sia per età che per percorso formativo (non dico altro perchè cmq sono un blog anonimoxD). Coomunque comprendo pienamente quello che dici. Il problema purtroppo è molto complesso, forse è per questo che ho deciso di intraprendere la facoltà di economia. Penso sia uno dei modi più sicuri e completi per comprendere come funziona il mondo e soprattutto per capire perchè CHI DECIDE fa le scelte che fa... Poi chissà, studiando tanto un giorno non mi dispiacerebbe poter dare una mano a questo bel Paese in cui viviamo... Per ora però non mi resta che studiareeee ed il consiglio che mi sento spesso dare e che anch'io do volentieri è quello di informarsi sempre più che si può!

    RispondiElimina
  2. Concordo pienamente in quello che dici, anch'io volevo fare economia, ma alla fine ho scelto ingegneria meccanica. Comunque si, bisogna sempre informarsi più che si può in qualsiasi argomento, specialmente di questi tempi... =)

    RispondiElimina